* Saggio sul sapone*    Poesia di Jan Wagner   (mai tanto attuale)

Ce n'era sempre un pezzo lì vicino,

seguiva le sue proprie fasi,

diminuendo come quasi ogni cosa -

per poi riapparire pieno, di un bianco

luminescente nella sua vaschetta


pesava come una pietra nel pugno,

schiumava, rammolliva

lavandoci da Caino ad Abele.


e se accadeva di dimenticarsene,

si sbriciolava come un asteroide;

ma ora riposa lucido e umettato,

come qualcosa d'emerso dal fondo

delle acque, prezioso per un istante,


sediamo tutti al tavolo:

notte illune, mani profumate.

che l'occhio s'inganna, e crede realmente di vedere la vera, non la dipinta...


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