Aleggia sempre il Covid19, su ogni cosa, almeno nella mia mente...perchè?

Per cercare di sfuggire alla realtà un po' opprimente di questi giorni mi sono lasciata trasportare  lontano..dall'arte, sia pittorica che cinematografica. Per prima cosa, negli ultimi due giorni mi sono recata alla Galleria d'arte Moderna Ricci Oddi, ubicata nella mia stessa città. Non è stata la mia prima visita a questa Galleria d'arte, ma era da svariato tempo ormai che non vi mettevo più piede. Così ho cercato un rifugio dall'attualità scandita da temute e probabili nuove chiusure selettive di una parte dell'Italia (causa Virus malefico), nella vista di alcuni quadri, come se le belle immagini mi potessero alleggerire e accarezzare l'anima. Due sono stati i dipinti che più hanno catturato il mio sguardo: il Ritratto della signora Torelli, di Luigi Conconi e un dipinto di De Nittis dal titolo " Intorno al paralume" (inserito in questo post..come ben potete vedere). Per entrambi i dipinti avrei voluto che capitasse come una sorta di magia, che si animassero, così avrei potuto sentire le conversazioni di quelle persone elegantemente riunite fra loro in un ricevimento privato, oppure allungare una mano e fare una carezza al cagnolino che la signora raffigurata da Luigi Conconi mantiene vicino a sè.  Un setter inglese forse? Chissà cosa mi avrebbe detto la signora del dipinto. Per quanto riguarda, invece, la seconda arte menzionata all'inizio del post, l'arte cinematografica, mi è venuto in soccorso per sfuggire alla quotidianità ripetitiva e avvilente..colma di parole, sempre le stesse...contagi...aumento, divieti, restrizioni eccettera, un film drammatico del 1952, il titolo è : Telefonata a tre mogli. Non potrebbe non essere definito drammatico dato che all'interno del film c'è un incidente aereo e un tradimento matrimoniale...


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